L'industria globale dei rivestimenti sta accelerando la sua trasformazione verso soluzioni sostenibili e intelligenti nel 2025, guidata da severe politiche ambientali e dalla domanda di materiali ad alte prestazioni.
AkzoNobel ha lanciato la prima linea di produzione di resine a base biologica da 10.000 tonnellate/anno al mondo nei Paesi Bassi, utilizzando oli vegetali di scarto e sottoprodotti del pino per sostituire il 50% delle materie prime fossili. Questo riduce le emissioni di CO₂ di 15.000 tonnellate all'anno. BASF segue con un impianto pilota di bio-resina a Shanghai, destinato ai rivestimenti architettonici. Le tariffe sul carbonio CBAM dell'UE e le regole dell'EPA statunitense stanno spingendo l'adozione, con il mercato dei rivestimenti a base biologica che dovrebbe raggiungere i 24 miliardi di dollari entro il 2030.
Aziende come Covestro e PPG stanno commercializzando polioli sintetizzati dall'anidride carbonica catturata per i rivestimenti in poliuretano. Questi materiali riducono la dipendenza dal petrolio greggio e offrono una maggiore durata per applicazioni automobilistiche e industriali.
I rivestimenti autoriparanti a base di microcapsule sono ora impiegati nella protezione di automobili e turbine eoliche, estendendo la durata delle risorse del 30%. Nuovi polimeri che si riparano sotto stimoli UV/calore stanno emergendo per l'aerospaziale.
La piattaforma di IA di PPG accelera la ricerca e lo sviluppo prevedendo le relazioni tra le prestazioni delle resine, riducendo i tempi di sviluppo del 40%. Gli strumenti digitali di corrispondenza dei colori con spettrofotometri stanno diventando standard per gli appaltatori.
I rivestimenti a raffreddamento radiativo che riflettono il 97% della luce solare ed emettono calore a infrarossi sono sperimentati a Dubai e Singapore, riducendo l'uso di energia di raffreddamento del 40%. I progetti principali includono ristrutturazioni di edifici commerciali.
I rivestimenti epossidici rinforzati con grafene mostrano un miglioramento del 60% nella resistenza alla corrosione per applicazioni marine e ponti. Metodi di produzione economici consentono un'adozione più ampia.
La pressione normativa e gli obiettivi di zero emissioni nette stanno forzando una rapida innovazione. La crescita a breve termine si concentra sull'espansione del contenuto biologico e sull'ottimizzazione dell'IA, mentre i rivestimenti che generano energia (vernici fotovoltaiche a perovskite) rappresentano la prossima frontiera.
L'industria globale dei rivestimenti sta accelerando la sua trasformazione verso soluzioni sostenibili e intelligenti nel 2025, guidata da severe politiche ambientali e dalla domanda di materiali ad alte prestazioni.
AkzoNobel ha lanciato la prima linea di produzione di resine a base biologica da 10.000 tonnellate/anno al mondo nei Paesi Bassi, utilizzando oli vegetali di scarto e sottoprodotti del pino per sostituire il 50% delle materie prime fossili. Questo riduce le emissioni di CO₂ di 15.000 tonnellate all'anno. BASF segue con un impianto pilota di bio-resina a Shanghai, destinato ai rivestimenti architettonici. Le tariffe sul carbonio CBAM dell'UE e le regole dell'EPA statunitense stanno spingendo l'adozione, con il mercato dei rivestimenti a base biologica che dovrebbe raggiungere i 24 miliardi di dollari entro il 2030.
Aziende come Covestro e PPG stanno commercializzando polioli sintetizzati dall'anidride carbonica catturata per i rivestimenti in poliuretano. Questi materiali riducono la dipendenza dal petrolio greggio e offrono una maggiore durata per applicazioni automobilistiche e industriali.
I rivestimenti autoriparanti a base di microcapsule sono ora impiegati nella protezione di automobili e turbine eoliche, estendendo la durata delle risorse del 30%. Nuovi polimeri che si riparano sotto stimoli UV/calore stanno emergendo per l'aerospaziale.
La piattaforma di IA di PPG accelera la ricerca e lo sviluppo prevedendo le relazioni tra le prestazioni delle resine, riducendo i tempi di sviluppo del 40%. Gli strumenti digitali di corrispondenza dei colori con spettrofotometri stanno diventando standard per gli appaltatori.
I rivestimenti a raffreddamento radiativo che riflettono il 97% della luce solare ed emettono calore a infrarossi sono sperimentati a Dubai e Singapore, riducendo l'uso di energia di raffreddamento del 40%. I progetti principali includono ristrutturazioni di edifici commerciali.
I rivestimenti epossidici rinforzati con grafene mostrano un miglioramento del 60% nella resistenza alla corrosione per applicazioni marine e ponti. Metodi di produzione economici consentono un'adozione più ampia.
La pressione normativa e gli obiettivi di zero emissioni nette stanno forzando una rapida innovazione. La crescita a breve termine si concentra sull'espansione del contenuto biologico e sull'ottimizzazione dell'IA, mentre i rivestimenti che generano energia (vernici fotovoltaiche a perovskite) rappresentano la prossima frontiera.